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venerdì 27 gennaio 2012

Australian Open 2012: semifinali (parte 2)

Dopo le 2 semifinali femminili di ieri e il "classico" Federer-Nadal, mancava solo una partita all'appello per completare il quadro delle semifinali di questi Australian Open. La semifinale tra Djokovic e Murray era "meno nobile" (passatemi il termine) sulla carta rispetto a quella di ieri, ma è pur sempre la riedizione della finale dello scorso anno, ed è stata uno spettacolo! Sicuramente la più bella partita del torneo per intensità di gioco e soprattutto per il peso che aveva questo incontro, con una tensione che si tagliava non col coltello, ma col tagliacarte. 4 ore e 50 minuti di grande tennis, con continui colpi di scena e capovolgimenti di fronte, conclusosi a mezzanotte e mezza ora australiana, in cui il vincitore è, ancora una volta, Djokovic, che comunque ha sudato le fatidiche 7 camicie, portando a casa il match al quinto set.
Risultato: Djokovic-Murray 6-3 3-6 6-7(4) 6-1 7-5.
Djokovic vs. Murray (1)
Classico match giocato da 2 tennisti che prediligono il gioco da fondo campo, quindi il tema era pressoché speculare. Tenere il palleggio sbagliando il meno possibile, correre a destra e sinistra come un tergicristallo, ed attaccare subito alla prima occasione. E così è stato, in un match dove il servizio non l'ha fatta da padrone, in cui ci sono stati ben 18 break (11 per Nole, 7 per Murray) anche dovuto al fatto che si affrontavano 2 dei migliori ribattitori del circuito, ed ogni scambio era quindi interminabile, oltre che pesantissimo. Anche per questo il match è durato quasi 5 ore, per la gioia del pubblico presente alla Rod Laver Arena, rincasato praticamente a notte fonda.
Djokovic vs. Murray (2)
1° Set - Il primo set parte subito a favore di Djokovic, che sul 2-1 in suo favore strappa per la prima volta il servizio all'avversario, ha anche la possibilità di volare sul 4-1 ma Murray si salva e recupera il break di vantaggio e va a servire sotto 2-3. Break che però consegna di nuovo nel turno successivo, commettendo troppi errori, e mandando Djokovic sul 5-2, che inizia a spingere sull'acceleratore, e chiude il primo parziale per 6-3. Sin da ora si intuisce che il servizio non sarà fondamentale come in altri incontri, e che il match sarà combattuto fino alla fine.
Djokovic vs. Murray (3)
2° Set - Il secondo set è un'altalena di break e contro-break. La pressione del serbo prosegue nell'inizio del secondo parziale, continuando a martellare Murray prima a destra e poi a sinistra, strappando ancora il servizio all'avversario nel game di apertura e portandosi sul 2-0 e palla break per scappare sul 3-0 pesante. Qui lo scozzese però reagisce, ritrova un po' di fiducia, soprattutto nel servizio che finora è stato poco efficace, anche per via dell'abilità di Djokovic in risposta, tiene il servizio, e ribalta le sorti del set, infilando un filotto di 4 game consecutivi, conducendo quindi per 4-2. Come già detto però, il servizio oggi non è l'arma in più, per via delle altissime qualità dei due avversari in risposta, infatti assistiamo al contro-break del serbo, il quale dal canto suo riperde nuovamente il servizio subito dopo e poi anche il set per 6-3, anche se sul 5-3 per Murray Nole ha avuto ancora altre 2 palle break sul 15-40 per riequilibrare il set.
Djokovic vs. Murray (4)
3° Set - La fatica inizia a farsi sentire, anche per due "fondisti" come Djokovic e Murray. Il primo game del terzo set, su servizio Nole, è infinito. Il serbo salva una dopo l'altra 5 palle break e tiene con una grandissima fatica il servizio, per capitolare al turno successivo, accusando la fatica accumulata in precedenza. Ma il serbo nei momenti difficili barcolla ma non cade mai, e trae forza da non si sa dove, recuperando subito il break di svantaggio. Finalmente il servizio, per entrambi, sembra entrare con più efficacia, anche se per poco, e si arriva sul 5-4, dove Djokovic fa di tutto per strappare definitivamente il servizio allo scozzese, guadagnandosi in 3 occasioni il set point. In tutti e 3 i casi Murray però è strepitoso, e li annulla prima con un ace all'incrocio a 207 Km/h, poi con un diritto incrociato imprendibile dopo un lungo scambio, ed infine con una smorzata deliziosa su cui Djokovic arriva con la punta della racchetta rimandandola di là, ma debolmente, facendo chiudere a Murray il punto, portando a casa il 5-5. Adesso a tremare è Djokovic,  perché Murray inizia a spingere su ogni colpo, e conquista un nuovo break, andando a servire per il set sul 6-5. Qui però invece di chiudere, si fa aggredire da Nole, che a sua volta recupera il break e si aggrappa al tie-break. Qui Murray scappa 3-1 con un mini-break (doppio fallo del serbo) che Djokovic recupera subito portandosi 3-3. Murray però è pimpante ed aggressivo, e continua a premere, fa correre Djokovic da ogni parte del campo, che accusa il colpo, e lo scozzese porta a casa il set per 7-4, chiudendo un set interminabile e dall'andamento sempre incerto dutato 1 ora e 28 minuti.
Djokovic vs. Murray (5)
4° Set - Quasi ogni giocatore in debito d'ossigeno inizia a barcollare, e rischia il tracollo, ma non Djokovic, che probabilmente nei cambi di campo si collega a qualche generatore e ricarica le sue interminabili batterie! Mentre Murray stacca un po' la spina. E se il terzo set è durato un'infinità, il quarto dura un batter d'occhio, appena 25 minuti, che vede Djokovic volare sul 5-0, chiudendo poi per 6-1, tornando completamente in fiducia, oltre che scattante come se il match fosse appena iniziato.
Djokovic vs. Murray (6)
5° Set - Se Djokovic torna in fiducia, è difficile per tutti, e Murray inizia a non reggere più la pressione del serbo, che sfonda nel terzo game strappando il servizio allo scozzese, involandosi rapidamente ad un passo dal traguardo sul 5-2. Ma se Djokovic è un lottatore, non si può dire diversamente per Murray, mai domo e che non ci sta a perdere, e sul 5-3 gioca un game di risposta strepitoso e strappa il servizio a zero, tenendo poi il suo e riacciuffando una partita che ormai sembrava persa. 5-5 anche in questo quinto set, partita interminabile, piena di scatti, recuperi, controscatti, break, contro-break. Non c'è nulla di scontato in questo match, e l'ago della bilancia pende prima da una parte e poi dall'altra. Ora la partita sembra in mano allo scozzese sull'onda dell'entusiasmo, che sul 5-5 si procura addirittura 2 palle break per andare a servire per il match. Una annullata da Nole, l'altra sfumata con un pallonetto uscito di un niente, con Murray che non può appellarsi nemmeno al challenge poiché li aveva già esauriti tutti e 3 nel quinto set già da tempo. Quando Djokovic ti dà un'occasione va presa al volo, dato che sono rarissime, ed in questo caso Murray non la coglie, e Nole riesce a tenere a fatica il servizio. Da punto di vista psicologico questa è una mazzata per Murray, che inevitabilmente la accusa nel game successivo, quando va a servire per tenere in vita il match, ma si ritrova subito sotto 15-40 con Djokovic che gioca a tutto braccio, chiudendo questa interminabile partita 7-5 al quinto set addirittura a rete con una volée di diritto.
Djokovic vs. Murray (7)
Due semifinali, insieme a quella di ieri tra Federer e Nadal, degne di un torneo del Grand Slam. Ed è il motivo lampante per cui i primi 4 del ranking hanno un divario enorme da tutto il resto del mondo (il 5°, ovvero Ferrer, è addirittura a 2400 punti di distanza da Murray in 4° posizione, e distante anni luce, 8700 punti, da Djokovic). In finale quindi, per l'ennesima volta, ci va Djokovic, ma che fatica ha dovuto fare per sconfiggere un tenacissimo Murray, magari anche rigenerato dalla "cura Lendl" che lo segue da qualche mese a questa parte, che però vede sfumare un'altra volta il sogno di conquistare il suo primo Slam della carriera, ma con l'attuale concorrenza che ha è davvero dura. Esce però a testa altissima, dimostrando di essere uno dei pochi capace di mettere in difficoltà il n. 1 del mondo.
Finale che quindi vedrà in campo i primi 2 della classifica ATP, Djokovic e Nadal. Qualche numero: sarà il 30esimo scontro tra i 2, che finora vede in vantaggio Rafa per 16 vittorie a 13, ma questo dato è irrilevante se si tiene conto che l'anno scorso, in 6 confronti diretti, tutti in finale, ha rimediato 6 sconfitte da Nole, alcune davvero in modo netto, e soprattutto su tutti i tipi di superficie. A testimonianza che le bestie nere esistono per tutti. Come Nadal lo è per Federer, Djokovic lo è attualmente per Nadal, il quale non riesce a trovare armi per scardinare il muro serbo, che rimanda dall'altra parte sempre più forte ogni colpo dello spagnolo. Viene dunque da chiedersi quale sarà la bestia nera per Djokovic. Tempo fa, prima del salto soprattutto mentale di Nole, lo erano sia Nadal che Federer, ma ora è riuscito a prendere le misure con entrambi, e sembra a tratti davvero imbattibile, quando gli acciacchi fisici non si fanno sentire. Acciacchi fisici che gli hanno condizionato il finale di stagione 2011, ma, purtroppo, non era strano immaginarselo, poiché a questi ritmi quasi tutte le settimane, prima o poi si va incontro a degli infortuni, per quello è d'obbligo stilare una buona programmazione, sia atletica, sia di distribuzione dei tornei durante l'anno. Djokovic è a caccia del suo 5° Slam, e del 3° qui in Australia, mentre Nadal sta attendendo ormai da tempo il suo 11° Slam, con un solo Australian Open vinto in carriera, nel 2009, contro Federer (che detiene il record di Slam con 16 trofei vinti) in un'altra grande partita conclusasi al quinto set
Non resta quindi che attendere domenica, alle 9:30 ora italiana, per assistere a questa finale, che si prospetta, come sempre, avvincente. Spettacolo garantito!


Ecco, per concludere, gli highlights della bellissima semifinale tra Novak Djokovic e Andy Murray:

2 commenti:

  1. Aspettiamo che migliori del potro per vedere qualcuno che faccia concorrenza ai primi 4
    Marcus

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    1. Sei il Marcus che conosco io? :)
      Purtroppo Del Potro se non è al 100% fisicamente non ce lo vedo all'altezza dei primi 4. Bisogna vedere se riacquisterà la condizione del 2009 quando vinse gli US Open. Allora in quel caso si aggregherà al gruppetto di testa

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